
Trattamento dell’Edema – Le 10 Terapie Efficaci
L’EDEMA è una condizione patologica di accumulo di liquidi nello spazio extracellulare. Si presenta come un GONFIORE solitamente localizzato nelle estremità del corpo e può essere associato a senso di pesantezza, difficoltà nel movimento, riduzione della sensibilità locale e, in alcuni casi, anche dolore.
Le cause che portano al generarsi di un edema periferico possono essere svariate, ma alla base vi è sempre un problema nella funzionalità circolatoria sanguigna e linfatica, per cui il plasma che esce dai vasi sanguigni è maggiore di quello che viene drenato dal sistema linfatico.
In condizioni fisiologiche, l’edema può insorgere negli individui che praticano attività lavorative sedentarie (stanno sedute molto a lungo oppure ferme in piedi) o negli sport come il rally o le gare di moto. Tuttavia, gli edemi si possono generare anche a causa dell’immobilità conseguente a un infortunio oppure, nei casi più gravi, per esiti di rimozione chirurgica dei linfonodi, disfunzioni del sistema nervoso o importanti lesioni anatomiche.
Per il trattamento dell’edema esistono 9 approcci efficaci, il cui utilizzo combinato massimizza gli effetti terapeutici.
L’obiettivo delle diverse forme di terapia consiste nella facilitazione dell’attività microcircolatoria periferica, indotta passivamente o attivamente, attraverso esercizio terapeutico, terapia manuale, fisica o anche strumentale.
1 – LINFODRENAGGIO MANUALE
Il linfodrenaggio è la tecnica elettiva per il trattamento degli edemi. Attraverso movimenti ritmici e delicati delle mani, effettuati con una pressione variabile tra i 200 e i 500 grammi, il terapista induce la mobilizzazione dei liquidi periferici agendo su tutto l’arto, facilitando al tempo stesso la peristalsi dei canali linfatici. Tecniche come il WAVING, i CERCHI CONTINUI o la POMPA LINFATICA sono manovre estremamente gradevoli ed efficaci per la riduzione del gonfiore periferico, qualunque ne sia la causa. L’efficacia del Linfodrenaggio viene notevolmente aumentata se l’arto viene mantenuto sollevato.
2 – POMPAGE LINFATICO
Un’altra tecnica efficace sebbene poco utilizzata, che mobilizza la componente peri-articolare dei sistemi circolatori, è il POMPAGE LINFATICO. Consiste nella mobilizzazione del distretto edematoso attraverso manovre cicliche di messa in tensione dei tessuti e ritorno. Sfruttando la forza del ritorno elastico di muscoli e fasce, attraverso il Pompage è possibile ottenere un vero e proprio “effetto pompa” che agisce sul drenaggio dei liquidi corporei. Si consiglia di associare sempre il Pompage alle manovre di Linfodrenaggio per aumentare l’efficacia di entrambe le tecniche.
3 – COLD/HOT THERAPY
L’esecuzione del PROTOCOLLO CALDO/FREDDO, che consiste nell’applicazione alternata di calore e ghiaccio sull’area edematosa, è in assoluto uno dei più potenti attivatori della microcircolazione locale. Il protocollo può essere abbinato a qualunque altra forma di terapia ed ha il vantaggio che può essere eseguito dal paziente in via AUTONOMA a casa. Inoltre, garantisce effetti sulla riduzione del dolore – qualora fosse presente – e può essere utilizzato anche su edemi che presentano I SEGNI DELL’INFIAMMAZIONE.
4 – SCARICO GRAVITARIO
L’uso della forza di gravità per la facilitazione del ritorno dei liquidi extravasali è una delle soluzioni più economiche e al tempo stesso efficaci che possano esistere. Siccome la forza di gravità è presente ovunque e costituisce quindi un AIUTO TERAPEUTICO COSTANTE, è opportuno che il paziente mantenga, quando possibile, l’arto edematoso in alto. Questo può essere fatto durante il giorno ad esempio nell’esecuzione degli esercizi terapeutici, ma anche durante la notte, mantenendo gli arti in posizione declive nel sonno.
5 – ESERCIZIO TERAPEUTICO
Siccome la pompa esercitata dalla CONTRAZIONE MUSCOLARE sui capillari sanguigni e linfatici è in assoluto il MOTORE PRINCIPALE del microcircolo, effettuare esercizi di mobilizzazione dell’arto edematoso rappresenta la migliore forma di terapia attiva. L’esercizio terapeutico in questo caso potrà essere svolto come mobilizzazione guidata dal fisioterapista, esercizio attivo assistito o esercizio funzionale svolto in via autonoma dal paziente a casa. L’efficacia degli esercizi aumenta in modo esponenziale quando vengono fatti con l’arto sollevato.
6 – BENDAGGIO KINESIOLOGICO
Il KINESIOLOGY TAPING è un’ottimo complemento a tutte le altre forme di terapia, in quanto agisce direttamente sul sistema circolatorio più superficiale e sui recettori del dolore. Fondamentale per l’efficacia terapeutica del bendaggio è la comparsa delle CONVOLUTIONS, ovvero le “grinze” di sollevamento della cute ad opera del tape. L’applicazione più indicata in questo caso è quella “a ventaglio linfatico”, nella quale la base del tape viene messa a monte della zona edematosa – solitamente in corrispondenza di una stazione linfonodale – mentre vengono posizionate senza tensione le 4-5 ali del tape su tutta l’area di interesse, tenendo il distretto in stiramento per permettere la formazione di convolutions. Il massimo effetto drenante si ottiene abbinando l’applicazione del tape all’esercizio terapeutico.
7 – BENDAGGIO/INDUMENTO COMPRESSIVO
Per agire sull’edema a lungo e in modo continuativo si applica al termine della seduta fisioterapica un BENDAGGIO A COMPRESSIONE GRADUALE. Il bendaggio viene solitamente applicato in modalità chiamata “spina di pesce”, con una compressione gradualmente decrescente man mano che ci si sposta dalla periferia al centro del corpo. Lo scopo è quello di esercitare un grediente di spinta costante sui liquidi extracellulari, favorendone il ritorno. Un’ottima alternativa al bendaggio è l’uso di INDUMENTI COMPRESSIVI, quali guanti o calze, che è consigliabile far preparare in modo personalizzato su misura per il paziente. Bendaggi o indumenti compressivi possono essere messi anche sopra applicazioni di KINESIOLOGY TAPING.
8 – PRESSOTERAPIA
La pressoterapia è una forma di terapia strumentale che lavora in automatico attraverso dei cuscini che, venendo avvolti attorno all’arto del paziente, si gonfiano in successione seguendo la direzione del ritorno linfatico. In questo modo vengono esercitati cicli ripetuti di spinte centripete dei liquidi corporei, con un effetto sovrapponibile a quello del LINFODRENAGGIO MANUALE. Il vantaggio di questa forma di terapia è che può essere svolta anche in via autonoma dal paziente a casa propria.
9 – TERAPIA STRUMENTALE
Un’ulteriore complemento alla terapia manuale e all’esercizio terapeutico viene anche dato dalla terapia fisica strumentale. In particolare, sugli edemi periferici che non presentano I SEGNI DELL’INFIAMMAZIONE, danno ottimi risultati l’utilizzo della DIATERMIA in modalità capacitiva e l’applicazione di ONDE D’URTO RADIALI a bassa potenza.
10 – MASSAGGIO DI SCARICO
Quando l’edema periferico è connesso all’attività sportiva o lavorativa, è di entità ridotta e pertanto rientra in un quadro di normali “gambe affaticate”, l’utilizzo del TRATTAMENTO DI SCARICO POST-WORKOUT può essere un’utile alternativa o complemento al linfodrenaggio. In questo caso, le tecniche manuali utilizzate sono di intensità sensibilmente maggiore e lavorano anche a livello della componente muscolare e vascolare profonda.