
I 5 Segni Chiave dell’Infiammazione
Capita spesso che una persona con un dolore si lamenti e parli di infiammazione: “ho la cervicale infiammata”, “ho la schiena infiammata”, “ho un nervo infiammato (e pure accavallato!), ma altrettanto spesso però, le stesse persone non sono in grado di riconoscere quando linfiammazione sia realmente presente, poiché non ne conoscono i segni e i sintomi tipici.
I sintomi associati allinfiammazione sono una sorta di avvertimento, un modo per comunicare la presenza di un danno tissutale.
In termini biochimici, l’infiammazione è un complesso di reazioni, che avvengono in risposta ad una lesione e danno il via al processo di riparazione tissutale.
I segni e sintomi principali che la accompagnano sono 5, definiti in latino come “dolor”, “calor”, “rubor”, “tumor” e “functio lesa”; ovvero: dolore, calore, eritema (rossore della pelle), edema e perdita della funzione motoria (ad es. non riusciamo a camminare dopo una distorsione).
Vediamo nel dettaglio come riconoscerli e il loro ruolo.
Dolore
Il dolore è causato dalla stimolazione dei recettori e delle terminazioni nervose libere (delle fibre A-delta e C) da parte sia delle sostanza chimiche presenti localmente, sia della pressione meccanica secondaria alla formazione dell’edema. Il dolore non è sinonimo di infiammazione, ma quando è presente in modo acuto è possibile che siamo di fronte a uno stato infiammatorio.
Edema
L’edema è un gonfiore dovuto all’accumulo di liquido in eccesso nelle cellule, nei tessuti, o nelle cavità sierose. Il fluido essudato nello spazio extra-vascolare si accumula a causa dell’aumentata permeabilità e vasodilatazione dei vasi sanguigni a seguito della risposta infiammatoria. Un edema infiammatorio solitamente si distingue da un edema non infiammatorio perché risulta caldo al tatto, molto dolente e, se premuto, non porta a formazione di fovea.
Eritema (rossore)
L’eritema è un rossore della pelle. Con la risposta infiammatoria avvengono cambiamenti vascolari che permettono ai fluidi e alle cellule di essudare dai vasi sanguigni e promuovere così la fagocitosi, l’attività fibroblastica, e la formazione nel nuovo letto capillare. La presenza di un eritema, qualora non si trattasse di un eritema di tipo allergico o una discromia cutanea, è sempre un chiaro segno dellinfiammazione.
Aumento della temperatura tissutale
L’aumento della temperatura e l’eritema sono il risultato della vasodilatazione dei vasi sanguigni, la quale permette il passaggio di una maggiore quantità di sangue nell’area di interesse, aumentando così il metabolismo e favorendo la guarigione. Laumento della temperatura di un distretto a riposo è un chiaro segno dellinfiammazione. È importante facilitare il flusso vascolare, non ostacolarlo, pertanto leventuale applicazione di ghiaccio, in caso di infiammazione, deve essere fatta solo in caso di trauma acuto e nei primi 2-3 giorni, per tempi sempre inferiori ai 20 minuti. Passato questo lasso di tempo, lapplicazione del solo ghiaccio è inutile, mentre è decisamente più indicato UTILIZZARE IL PROTOCOLLO CALDO/FREDDO.
Perdita della funzione
Questo è il risultato ultimo della sensibilizzazione dei recettori del dolore, del danno tissutale, e della ritenzione dei fluidi; si hanno riduzione del movimento e della funzionalità causati dalla risposta infiammatoria attiva e incontrollata. La perdita di funzione serve a tutelare le strutture da ulteriori danni, ma può essere anche presente in assenza di infiammazione.
Pe concludere, quando il nostro corpo risponde ad un trauma attraverso una risposta infiammatoria, dobbiamo sapere che questa è assolutamente FISIOLOGICA.
Linfiammazione non è un processo da combattere, bensì deve essere FACILITATO nel suo fisiologico decorso attraverso l’adeguato TRATTAMENTO DELL’INFIAMMAZIONE IN FASE ACUTA.
In presenza di una chiara infiammazione pertanto, la fisioterapia può essere estremamente efficace se svolta nel modo corretto!
Buon lavoro!