
Come Usare al Meglio Caldo e Freddo a Scopo Terapeutico
La terapia fisica basata sull’apporto di calore o sulla sua sottrazione è dei modi più efficaci per il trattamento delle problematiche muscolo-scheletriche e vascolari.
Il caldo ed il freddo sono metodi semplici, naturali e soprattutto economici in grado di alleviare il dolore, eliminare una condizione di contrattura o ridurre un edema.
Esistono tuttavia delle precise condizioni cliniche in cui il calore si rivela più indicato del freddo, ed altre in cui la combinazione di entrambi è la scelta migliore.
Per massimizzare l’efficacia terapeutica è pertanto opportuno seguire dei protocolli di somministrazione, in modo da massimizzare l’efficacia terapeutica evitando le controindicazioni.
CALDO
Il caldo sfrutta il principio del trasferimento di energia termica alla zona di interesse, aumentando così il metabolismo locale, la funzionalità circolatoria, la mobilità articolare e l’elasticità dei tessuti.
Si utilizza solitamente in condizioni di artrosi, assieme agli esercizi di rieducazione funzionale, e nelle contratture muscolari, in associazione all’esecuzione del PROTOCOLLO DI TRATTAMENTO DECONTRATTURANTE.
Il calore ha un sensibile effetto analgesico, pertanto è adatto alle condizioni di DOLORE MODERATO, anche di origine viscerale, mentre è CONTROINDICATO in caso di dolore elevato oppure se sono presenti I SEGNI DELL’INFIAMMAZIONE.
Infine, viene usato anche in casi di insufficienza circolatoria o per migliorare la mobilità articolare laddove siano presenti condizioni di rigidità, come ad esempio nel TRATTAMENTO DEL BLOCCO ACUTO DEL RACHIDE o nel TRATTAMENTO DEL TORCICOLLO MIOGENO ACUTO.
Se è idoneo alle condizioni cliniche presenti, non c’è un limite massimo di utilizzo del calore a scopo terapeutico, pertanto si può applicare TUTTE LE VOLTE CHE SI VUOLE PER IL TEMPO DESIDERATO. Si consigliano tuttavia almeno 3 APPLICAZIONI AL GIORNO di durata non inferiore ai 30 MINUTI.
La temperatura ideale del calore, che può essere applicato tramite un panno riscaldato o una borsa di GEL TERMICO messa nel microonde, è attorno ai 45°-60°C.
Principali indicazioni: contratture, artrosi, dolori cronici, insufficienza circolatoria e rigidità articolare.
Principali controindicazioni: infiammazione, dolore elevato, ecchimosi, neuropatia o traumi recenti.
Utilizzo: almeno 3 volte al giorno per 30′ minimo
FREDDO
Il freddo sfrutta il principio della sottrazione di energia termica dalla zona di interesse, riducendo la percezione di dolore locale, l’infiammazione e il microcircolo sanguigno tramite l’induzione di una vasocostrizione riflessa.
Si utilizza solitamente nelle condizioni di DOLORE ELEVATO e per il TRATTAMENTO DELL’INFIAMMAZIONE IN FASE ACUTA anche in presenza di edema, ma è invece CONTROINDICATO in caso di contrattura muscolare e presenza un’efficacia molto bassa sul DOLORE CRONICO.
Estremamente utile anche per le NEUROPATIE, viene usato nei traumi acuti come parte del PROTOCOLLO PRICE per i 2-3 giorni successivi alla lesione, o anche nell’immediato post-operatorio.
Il freddo determina un’aumento della rigidità dei tessuti e una riduzione del metabolismo, pertanto non può essere utilizzato in condizioni di artrosi, specialmente quando è presente anche una DIMINUZIONE DELLA MOBILITA’ ARTICOLARE. Infine, si sconsiglia fortemente di applicare il freddo in prossimità della colonna o degli organi interni.
Se è idoneo alle condizioni cliniche presenti, il freddo si applica dalle 3 alle 5 volte al giorno, per una DURATA MASSIMA di 20 minuti: oltre questo lasso di tempo infatti il corpo tende ad adattarsi e il freddo perde le sue proprietà terapeutiche.
Solitamente il modo migliore per generare freddo è utilizzando una normale BORSA DI GHIACCIO o un panno di GEL TERMICO messo nel freezer, pertanto la temperatura ideale è compresa tra i -15° e i 5°C.
Principali indicazioni: forte infiammazione, traumi recenti, post-chirurgia, dolore acuto, neuropatie ed edemi infiammatori.
Principali controindicazioni: applicazioni in prossimità della colonna e degli organi interni, contratture, artrosi.
Utilizzo: da 3 a 5 volte al giorno per 20′ massimo
ALTERNANZA CALDO/FREDDO
L’alternanza del caldo e del freddo a scopo terapeutico è una delle più efficaci soluzioni in diverse condizioni cliniche.
La cosiddetta COLD/HOT THERAPY O PROTOCOLLO CALDO/FREDDO prevede infatti la combinazione delle due forme di terapia fisica al fine di ottenere una massimizzazione della FUNZIONALITA’ MICROCIRCOLATORIA locale e del METABOLISMO.
Alternare caldo e freddo infatti induce una continua vasocostrizione e vasodilatazione dei capillari, con la conseguenza di ottenere un forte aumento della velocità di drenaggio sanguigno e linfatico.
Pertanto, il protocollo caldo/freddo si utilizza principalmente nelle condizioni di edemi venosi o linfedemi, anche quando presente una lieve infiammazione.
L’azione combinata di caldo e freddo inoltre ha effetto anche sul CONTROLLO DEL DOLORE e sulla NORMOTONIZZAZIONE DEI MUSCOLI, pertanto si può utilizzare anche in caso di DOLORE CRONICO e presenza di CONTRATTURE MUSCOLARI, in associazione alle altre forme di terapia manuale ed esercizio.
Con il caldo/freddo è infatti possibile ottenere una riduzione del dolore più duratura rispetto all’applicazione del solo freddo.
Infine, la cold/hot therapy si può applicare nella fase post-acuta degli esiti di trauma, a distanza di 3-4 giorni dalla lesione, in continuità con il PROTOCOLLO P.R.I.C.E.
Se è idoneo alle condizioni cliniche presenti, il protocollo si applica da 1 fino a 4 volte al giorno, effettuando dai 6 ai 10 cicli alternati di caldo/freddo, per una durata di 15-25 minuti ogni sessione. La durata delle applicazioni di caldo e freddo è compresa tra i 30″ e il minuto e mezzo, prestando attenzione a mantenere il caldo in sede per un tempo DI ALMENO UNA QUINDICINA DI SECONDI INFERIORE al tempo di applicazione del freddo.
Inoltre, il protocollo comincia e si conclude sempre con l’utilizzo del freddo.
Solitamente il modo migliore per generare caldo e freddo è utilizzando dei panni di GEL TERMICO tenuti nel microonde e nel freezer: in questo caso la temperatura ideale del caldo è variabile tra i 35° e i 55°C, mentre per il freddo è compresa tra i -5° e i 20°.
Principali indicazioni: edemi venosi, linfedemi, dolore cronico, traumi in post-acuto e infiammazione lieve.
Principali controindicazioni: edema infiammatorio, trauma in acuto (entro 72h), ipersensibilità cutanea.
Utilizzo: ideale 6-8 cicli alternati da 30-45″ per 3 volte al giorno.
L’effetto terapeutico massimo si ottiene quando le terapie fisiche sono usate in associazione a terapia manuale e kinesiterapia.
Buon lavoro!
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